A fine 2024 è stato presentato per la prima volta presso il Politecnico di Milano l'Osservatorio dedicato al Software e alla Digital Native Innovation.
Il suo scopo è quello di favorire la crescita e l'innovazione nella filiera del software italiano, creare e diffondere conoscenza sul tema e cogliere le opportunità legate alla trasformazione digitale del settore produttivo.
Particolare attenzione viene data ai trend innovativi del settore, di cui si monitorerà l'impatto economico e sociale nel corso degli anni.
Il Politecnico di Milano, per raggiungere questi obiettivi, ha siglato nel 2020 una collaborazione con AssoSoftware, l'associazione di Confindustria che rappresenta le aziende dell'Information Technology che realizzano software per il settore privato e la Pubblica Amministrazione.
Dal 2020 le due realtà stanno mappando in modo continuativo la filiera italiana del software per poter raccogliere e rielaborare i dati presentati in questo primo report.
Durante l'evento di lancio, Pierfrancesco Angeleri, presidente di AssoSoftware, ha dichiarato che:
"La nascita dell'Osservatorio è il naturale compimento di un percorso iniziato quattro anni fa insieme al Politecnico di Milano. [...] Si tratta di uno strumento utile e quanto mai necessario per mettere in luce il ruolo strategico del software come elemento abilitante per la crescita e la competitività del Paese e attivare sinergie tra attori pubblici e privati per sostenere l'industria italiana del software."
Vediamo in questo articolo cosa è emerso dalla ricerca effettuata.
Cosa emerge da questo primo Osservatorio?
In linea generale, dall'Osservatorio si può evincere che la filiera italiana del software si trova in un buono stato di salute.
I prodotti più diffusi di questo settore sono in Italia i programmi gestionali, che si assicurano un 79% del mercato totale. Il 37% è dedicato alla Cybersecurity, mentre il 18% ad Analytics e AI. Minima parte invece si contendono le piattaforme cloud (4%) e l'IoT (3%).
In Italia il fatturato generato nel 2022 in ambito di software e servizi correlati è stato di 56,3 miliardi di euro, aumentato poi a 62,8 miliardi nel 2023, con una crescita del 17,4%.
In questi ricavi, estrapolati dalla banca dati AIDA a settembre 2024, rientrano i prodotti software (35,7 miliardi), ma anche gli altri servizi correlati, come la consulenza, le installazioni e la componente hardware (21,7 miliardi).
Su un campione di 1.8884 aziende censite facenti parte della filiera italiana del software, l'80% risulta di proprietà italiana, e il 35% di queste presenta un'offerta verticale per un unico settore.
A differenza del resto d'Europa però, in Italia su oltre 26 mila aziende attive in ambito software, con oltre 300 mila dipendenti, per la maggior parte (83%) si tratta di microimprese con meno di 10 dipendenti, con un 15% di vere e proprie startup.
Come rispondono le PMI all'adozione di software
La filiera italiana del software si dimostra il partner chiave per la trasformazione digitale delle imprese, e lo comprendono sempre più anche le aziende stesse.
In un campione di 520 PMI analizzate da AssoSoftware, infatti, dal 2023 al 2024 è aumentato l'indice di comprensione dell'importanza di un software gestionale:
- +0,23% delle imprese ha deciso di dotarsi di un software gestionale
- +2,14% di aziende ha inserito nel suo organico personale e competenze legate alla digitalizzazione
- +0,24% delle attività ha integrato un programma in ottica di digitalizzazione end-to-end
Quali i benefici e le criticità?
Dall'analisi condotta dall'Osservatorio è emerso che le PMI riscontrano diversi benefici dall'adozione di un software gestionale nella loro attività:
- l'82% registra un maggiore controllo sui processi
- l'81% una maggiore visibilità e tracciabilità delle attività
- il 76% una riduzione degli errori umani
In linea generale quindi, a seguito dell'inserimento del software, le aziende hanno registrato un miglioramento di efficienza ed efficacia dei processi.
Ma dotarsi di un software gestionale per alune aziende presenta anche criticità, come:
- i costi elevati per il 61%
- la mancanza di personale che si occupa di IT per il 50%
- la mancanza di incentivi statali per il 46%
In conclusione
Ci stiamo avviando verso una sempre maggior digitalizzazione delle imprese, con evidenti benefici.
Dal report è infatti chiaramente emerso che l'adozione di un software gestionale all'interno della propria attività porta innegabili vantaggi per l'operatività del lavoro quotidiano.
Ciò che conta è però riuscire a trovare il giusto alleato, che comprenda le reali necessità dell'azienda, migliorandone gli aspetti peculiari.
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