Recentemente è stato approvato il cosiddetto Piano transizione 5.0, che si inserisce nel quadro più ampio delle strategie REPowerEU e sviluppa ulteriormente i punti già toccati dal precedente Piano transizione 4.0.
Ma di cosa si tratta in concreto? E in che modo può essere utilizzato per l'inserimento di un software gestionale nella tua attività? Lo approfondiamo nei prossimi paragrafi.

Cosa prevede il Piano
Al fine di sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane, il governo ha stanziato per il biennio 2024-2025 6,3 miliardi di euro da utilizzare specificamente per sistemi che riducono i consumi energetici delle attività.
Presentando richiesta potrà quindi essere riconosciuto, alle aziende operanti nel territorio italiano che effettueranno nuovi investimenti in tal senso, un credito di imposta tra il 5% e il 45% dei costi sostenuti, in base alla spesa totale e alla riduzione dei consumi ottenuta.
Il limite massimo ammissibile è pari a 50 milioni di euro per ciascun anno.
Affinché la domanda venga presa in considerazione, sarà necessario dimostrare di aver ridotto i consumi almeno del 3% per quel che riguarda la produzione, oppure di almeno il 5% per gli altri processi.
A questo può essere aggiunto un ulteriore credito a supporto dei percorsi di formazione del personale sulle stesse tematiche, che potrà arrivare fino al 10% degli investimenti sostenuti, per un massimo di 300.000 euro.

I software gestionali nella transizione 5.0
Nel testo del decreto legge n. 19/2024 si parla espressamente di investimenti in "software per l'efficienza energetica e il monitoraggio dei consumi" o in software gestionali che ottimizzino i consumi, anche senza l'acquisto della componente hardware.
Questi sistemi non devono necessariamente interagire con i beni materiali, ma devono comunque contribuire al miglioramento dei processi aziendali e alla riduzione dei consumi secondo quanto previsto dalla norma.
Durante il Think Tank dell'associazione di categoria Assosoftware sono state identificate diverse tipologie di software che permettono di ottenere un efficientamento energetico.
Nello specifico, si tratta di programmi che:
- conducono direttamente a risparmi energetici misurabili, per esempio soluzioni cloud-based che eliminano o riducono l'utilizzo di server fisici locali, diminuendo significativamente i consumi energetici per la climatizzazione e l'alimentazione di data center interni e dei relativi sistemi di backup;
- consentono di ottimizzare alcuni processi produttivi, ottimizzando per esempio l'impiego di materiali, riducendo sprechi e migliorando processi che comportano un dispendio energetico indiretto;
- permettono di monitorare i consumi energetici, così da poter elaborare strategie di efficientamento sostenibile;
- aumentano la capacità produttiva dell'azienda e quindi, anche non impattando direttamente nella riduzione dei consumi, possono per esempio essere utilizzati per aumentare la produzione a parità di consumi, operando una normalizzazione degli stessi
Alcuni esempi concreti
Per meglio comprendere la normativa, riportiamo qui di seguito alcuni esempi di applicazioni concrete in realtà in cui vengono utilizzate le nostre soluzioni software:
- per realtà retail o ibride: viene considerato idoneo l'acquisto di una piattaforma e-commerce per incrementare il numero di ordini e le opportunità di vendita online. La variabile operativa da dimostrare in questo caso sarebbe l'aumento del numero di ordini per clienti all'anno;
- per le realtà con servizio delivery: l'inserimento di sistemi come EasyPOS e Speedy che pianificano i percorsi ottimali per i veicoli aziendali, riducendo i tempi di viaggio, le distanze percorse e i consumi del carburante, sono incluse nel decreto. In questo caso si può dimostrare la riduzione del consumo del carburante per km percorsi prima e dopo l'adozione del software;
- per entrambe le realtà: l'utilizzo di una piattaforma crm per una gestione più efficiente del parco clienti e delle comunicazioni ad essi inviate viene preso in considerazione per ricevere il credito d'imposta. In questo caso la variabile operativa dovrebbe includere il numero di comunicazioni ai clienti all'anno.
Come riscuotere il credito
Per ricevere il credito d'imposta sarà necessario presentare una certificazione "ex ante" ed "ex post2 per dimostrare la riduzione dei consumi energetici per i progetti di innovazione avviati dal 1 gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025.
Bisognerà quindi redigere un documento contenente i consumi antecedenti e posteriori all'inserimento di sistemi per l'efficientazione energetica e caricarlo tramite la piattaforma online "transizione 5.0", nella sezione "Misure PNRR" accedendo con lo SPID all'area clienti del GSE.
Per maggiori dettagli è a disposizione una sezione di FAQ nel sito del governo.
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